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... il Pellegrino, frequentando terre genti e culture lontane, ha scoperto che la vita è un gioco sospeso sotto il Sorriso Universale, dove non esiste verità se non nella trasparenza

Teatro in carcere

Vallette00Teatro e relazioni


Il progetto permanente di laboratorio teatrale è promosso dalla Direzione della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” (ex “Le Vallette”) ed è stato sostenuto dal 1993 dall'Assessorato alla Cultura della Città di Torino.

Da sempre diretto da Claudio Montagna, con la conduzione dei laboratori teatrali di Franco Carapelle di Teatro e Società, oggi è sostenuto dalla Compagnia di San Paolo. Si svolge curando regolari attività di laboratorio con i detenuti e culmina con eventi teatrali aperti al pubblico, finalizzati all'incontro tra detenuti e società civile.

Dal 2013 la collaborazione con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Torino - Cattedra di Sociologia del Diritto del prof. Claudio Sarzotti - ha dato il via al laboratorio con gli studenti iscritti al primo anno.

Nel 2018-2019, nell'ambito del progettoPER ASPERA AD ASTRA - come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” è stato proposto l'evento teatrale "IL RE DI ZUCCHERO". Il progetto è proseguito nel biennio 2020-2021 con la realizzazione dell'evento "SETTE LETTERE PIU' UNA", nel 2022 con lo spettacolo "TROLLEY" e nel 2023 con lo spettacolo "FINESTRE" che sarà rappresentato al teatro della Casa Circondariale di Torino. 

FINESTRE

24-25-26-27 OTTOBRE 2023 ore 21

(presentarsi all'ingresso alle ore 20.00)

Casa circondariale di Torino - Strada Maria Adelaide Aglietta, 35 - Torino

PRENOTAZIONI dal 4 al 22 settembre 2023

2023 finestre

“Come aprire una finestra: un incontro su un davanzale

tra due realtà che vedendosi, guardandosi, si scoprono niente altro

che parti di una stessa umanità;

è allora che scorgono delinearsi, una grazie all’altra, un varco nel buio.

Perché il buio esiste per entrambe, non c’è dubbio,

anche se apparentemente in misura diversa."

 

"FINESTRE" è la rappresentazione conclusiva della Scuola sui mestieri del teatro che fa parte del progetto “PER ASPERA AD ASTRA come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, coordinato da ACRI, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, realizzato a Torino dall’Associazione Teatro e Società.

Con il sostegno organizzativo e la collaborazione dell’IIS Giulio e dell’IPIA Plana – Casa Circondariale di Torino, con la collaborazione del Teatro Stabile di Torino-Teatro Nazionale

Organizzazione: Franco Carapelle

Regia: Claudio Montagna

 


INVITO

Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria 

 PER PRENOTARE

Inviare un'email entro il 22 settembre 2023 a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

indicando:

1) la DATA della serata a cui si intende partecipare (dal 24 al 27 ottobre)

2) i dati anagrafici della/e persona/e:

COGNOME E NOME - DATA DI NASCITA - RESIDENZA - INDIRIZZO - CODICE FISCALE - NUMERO DI TELEFONO

3) Allegare copia del codice fiscale e della carta d'identità

N.B. è necessario indicare tutti i dati richiesti perchè la prenotazione possa essere considerata valida

La prenotazione sarà confermata via e-mail in prossimità dello spettacolo con le indicazioni per l'accesso alla Casa Circondariale

 

 

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Teatro e Carcere, Un video per capire

Ho visto Suzanne

Spettacolo dei detenuti della sezione Prometeo, rappresentato cinque volte nel cortile interno del Padiglione A della Casa Circondariale "Lo Russo e Cotugno" di Torino.
Lo spettacolo è il momento conclusivo del ciclo di incontri realizzati da "Teatro e Società" - sotto la direzione di Claudio Montagna- sui temi della detenzione. Parla del mentire: più che sul mentire per vivere, sul mentire per sopravvivere senza lottare, per la gran paura che, tutti, liberi e ristretti, abbiamo della lotta.
Film di Davide Ferrario - Giugno 2005

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Teatro e Carcere, Per approfondire:

VENT'ANNI DI STORIA

 Le attività, i progetti, le realizzazioni dal 1993. 

 Produzioni "Teatro e Carcere": Photo Gallery 

  • 2017

    Metà - Meditazione sul Cantico dei Cantici

    Il valore degli affetti e il senso di incompiutezza che accompagna i sentimenti di chi vive la reclusione, la loro rappresentazione attraverso i sogni, le fantasie di donne e uomini detenuti e le parole d’amore del Cantico dei Cantici.

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  • 2015

    Le altre facce della medaglia

    Domande e risposte sul carcere attraverso il teatro, per approfondire e confrontare punti di vista sulla normativa carceraria, a quarant’anni dall’approvazione della legge di riforma penitenziaria.Il dialogo si apre tra gli spettatori, che interrogano con domande scritte, e un gruppo di detenuti che risponde ideando scene con tecniche dell’improvvisazione teatrale.

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  • 2014

    Ognuno ha la sua legge uguale per tutti 

    Un gruppo di 15 detenuti del Padiglione A e un gruppo di 15 studenti universitari della Facoltà di Giurisprudenza e degli Istituti di scuola Media Superiore di Torino porteranno al centro della scena le ragioni di chi condanna, quelle di chi assolve mettendole a confronto con le leggi dello Stato e con il punto di vista del pubblico.

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  • 2013

    CICATRICI E GUARIGIONI

    Vittime e autori di reati s'incontrano in scena mettendo a confronto le ferite del corpo e dell’anima di chi è vittima con gli autori di reati.
    Un esperimento di giustizia riparativa che utilizza, per la prima volta, la funzione del teatro con l’obiettivo di ricucire lo “strappo sociale” originato da ogni reato.

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  • 2011

    Lo scimmione e la tartaruga

    Il titolo dello spettacolo è dovuto a una parabola di origine africana, raccontata e messa in scena dai detenuti durante l’allenamento teatrale.
    Vi si racconta di una tartaruga più volte derubata da una scimmia.
    Decide di chiederle spiegazioni e l’invita a pranzo dove, insieme, mangeranno le stesse banane che erano oggetto del furto.

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  • 2010

    Astuzia del Muro

    “Davanti a me c’è un muro, ma non mi rassegno” è stata l’affermazione di uno degli attori, dalla quale ha avuto origine questo spettacolo.
    “Anche i sogni ci fregano” ha detto uno, qualche tempo dopo.
    Su questo ci siamo soffermati a lungo: sognare o non sognare?

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  • 2008

    Teatro di Guerra

    La vita è una lotta. Contro una quantità di mali che la vita stessa, da sempre, porta con sé: la malattia, la fame, l’incomprensione, la fatica...
    Teatro di Guerra racconta di coloro che a questa lotta non prendono parte perché non vogliono oppure non possono, per paura, per debolezza, per solitudine, e che si limitano a fingere di lottare: finto filo spinato, finte trincee, finti allenamenti…

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  • 2007

    Tagliare la corda

    Lo spettacolo narra del viaggio della vita. La meta è un grande tesoro. Il viaggio per raggiungerla, come sempre, è irto di pericoli.
    La vita è così, siamo soli, su una nave, in mezzo al mare in burrasca. Non proprio soli, in compagnia di altri viaggiatori come noi.
    Qualcuno però, può decidere un viaggio alternativo, a volte contro gli stessi propri compagni di viaggio.

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