Re.Te 2009

Rete2009 B

Durante l’anno, la residenza ha lavorato con le scuole di alcuni paesi vallata, proponendo a diverse classi momenti di laboratorio teatrale: in questo modo gli stessi ragazzi sono diventati essi stessi produttori di teatro e, insieme ad alcuni attori professionisti hanno poi portato in scena i loro lavori.

Dal proficuo rapporto di collaborazione con la compagnia teatrale e sotto la direzione artistica di Claudio Montagna, si è sviluppata, negli anni, una concezione innovativa e, tutto sommato, inusuale del teatro.

La Residenza Teatrale, infatti, così come gli altri eventi teatrali che si realizzano in Valle, non porta sul territorio uno spettacolo preconfezionato replicabile in sedi e momenti diversi. La rappresentazione nasce, viceversa, da un’idea condivisa, che regista, attori e pubblico sviluppano insieme, spesso partendo la vissuto e dalla storia della comunità locale.

L’argomento da cui prende le mosse lo spettacolo della stagione 2009 è frutto di una serie di riflessioni, nate nel corso del censimento effettuato da Claudio Montagna e dai suoi collaboratori, nel febbraio 2008, sulle realtà culturali dei vari paesi delle Valli di Lanzo, in vista degli Stati Generali della Cultura.

Silvano Rocchietti, artigiano di Viù parlando della ormai secolare esperienza della sua famiglia, nel campo dell’artigianato del legno, ha mostrato a Claudio Montagna alcuni documenti, tra i quali le copie di una serie di regolamenti comunali che il nonno aveva gelosamente conservato. La lettura di queste norme, che ogni appaiono abbastanza strane, in quanto calate in un contesto completamente diverso, ha suggerito l’idea dello spettacolo “Sapori e veleni nelle Valli di Lanzo”, portato in scena sabato 27 giugno 2009 al centro polifunzionale di Viù.

“Perché mai l’obbligo di tenere una lanterna accesa davanti alla finestra delle taverne? Perché mai certe imposizioni, nel caso di abbondanti nevicate, che, come durante l’inverno scorso, potrebbero ripetersi anche in piena estate?...”