
vecchi diari per riflessioni attuali
scuole superiori
monologo con elisabetta Baro
Spielerei racconta le piccole vicende quotidiane di una donna poco più che ventenne: gli amori, i desideri, i sogni, le speranze. Sentimenti condivisi dalle donne di ogni luogo e di ogni tempo, ma per Etty Hillesum è impossibile coltivarli: è nata ebrea nell’Europa nazista.
Il testo dello spettacolo è tratto dai diari di Etty. Un incessante rimbalzo tra la vita e la morte, tra il continuare a vivere fra le piccole cose di tutti i giorni e la consapevolezza dell’inevitabile sciagura, tra l’odio e l’amore; è un inno alla speranza, un insegnamento per tutti coloro che verranno: “Non si tratta di conservare la vita ma di come la si conserva … se non sapremo offrire al mondo impoverito del dopoguerra un nuovo senso delle cose, attinto dai pozzi più profondi della nostra miseria, allora non basterà… Dai campi stessi dovranno irraggiarsi nuovi pensieri. Nuove conoscenze dovranno portar chiarezza oltre i recinti di filo spinato perché tutto questo possa davvero servire a qualcosa…” Il monologo ha una durata di 50 minuti circa: il diario recitato dall’attrice è intervallato da alcune riflessioni, quasi un dialogo tra l’attrice, il pubblico e il personaggio portato in scena, sul male dell’indifferenza che caratterizza il nostro tempo presente.
Volendo proporre a un pubblico di studenti lo spettacolo seguito da un dibattito, la parte recitata verrà ritdotta a 35 minuti.
con: Elisabetta Baro
regia: Claudio Montagna
testi a cura di Davide Motto, Marco Ronconi ed Elisabetta Baro